L’Accademia Italiana di Conservativa è la più autorevole associazione scientifica nel settore della conservativa dentale, che sarebbe la cura delle carie (in parole semplici per i non addetti) ad esclusione della cura canalare/devitalizzazione.
Questo manifesto molto ben fatto riassume in poche e chiari concetti tutto quello che c’è da dire sulla prevenzione. Quello che il Ministero della Salute inglese dice in 99 pagine e che a tutto oggi rappresenta, forse, il più completo vademecum sull’argomento (vedi https://www.gov.uk/government/publications/delivering-better-oral-health-an-evidence-based-toolkit-for-prevention).
L’aspetto più importante è il valore del dentifricio come prevenzione: tutta l’efficacia è legata alla presenza di fluoro, in concentrazione superiore a 1,000 ppm (parti per milione). Ovviamente qualunque cosa il dentifricio contenga, una volta sciacquato non resta nulla, per cui le linee guida inglesi consigliano di non sciacquare. Il manifesto dell’AIC consiglia di sciacquare meno possibile. Va bene, è la stessa cosa.
Un altro punto di dimostrata efficacia è l’uso delle vernici fluorate. Purtroppo in Italia siamo fermi alle sigillature, il cui beneficio è tutto sommato questionabile e probabilmente da limitare ai soggetti ad alto rischio.
Le vernici fluorate invece dal punto di vista del marketing sono un prodotto più difficile, perchè:
- la loro applicazione non si vede
- devono essere ripetute ogni 6-12 mesi
Come si potrebbe fare per spiegare alla popolazione l’utilità delle vernici fluorate? Mah, forse questo sarà il lavoro dei prossimi anni.