Il Codice Deontologico contiene una serie di norme.
Chi non le osserva rischia un procedimento disciplinare.
Alcune norme sono chiare, altre meno.
Ma l’articolo 54 è molto chiaro: le prestazioni gratuite effettuate a scopo di accaparramento di clientela sono vietate. Perciò la pubblicità di prestazioni gratuite è vietata.
Non è chiaro perciò per quale ragione ci siano soggetti che continuano imperterriti a fare pubblicità di prestazioni gratuite. Evidentemente l’Ordine non sta facendo il proprio lavoro. Ma se non lo fa, chi rispetta il Codice per una sua motivazione intrinseca e non per paura delle sanzioni, si trova svantaggiato.
È ora quindi che chi rispetta il codice chieda all’ordine adeguato risarcimento.