Non c’è dubbio, l’attività odontoiatrica è ad alto rischio, perciò siamo sotto stretta sorveglianza ASL, NAS, ARSS, Comune, Ordine, etc etc.
Varcata la porta del nostro studio i nostri dipendenti e i nostri pazienti devono svincolare tra minacce radioattive, liquidi e solidi tossici e infiammabili, lavori in incerto equilibrio ad altezze pericolose, stress lavoro-correlato e via spaventando.
Per uno scrupolo pre-estivo di collaborazione, cominciamo ad esaminare le malattie infettive, e cominciamo dall’ABC:
Epatite A: in questi giorni s’è stata una epidemia di epatite A ma pare che noi non c’entriamo in quanto si tratta di confetture o altri cibi in scatola: venti casi in sei mesi denuncia il Corriere della Sera di oggi. In ogni caso, per non sbagliare, il 10 Luglio l’ISO ha pubblicato un vademecum per la produzione e la commercializzione dei prodotti alimentari, disponibile alla modica somma di 367 franchi svizzeri (1 FS=0.80 euro). Sarà un caso che l’epidemia di HAV è arrivata sui giornali proprio in questi giorni?
Epatite B: le fonti di infezione più note sono i rapporti sessuali non protetti, rasoi da barba e spazzolini da denti promiscui, siringhe non sterili. In ogni caso noi non siamo considerati un settore a rischio, salvo per chi ci lavora in quanto è a rischio di ferirsi con taglienti contaminati. Per gli addetti tuttavia c’è un rimedio sicuro, che è la vaccinazione, e in ogni caso forse sarebbe utile un piccolo vademecum:
- ogni nuovo assunto deve essere addestrato su come evitare le ferite con agenti taglienti
- ogni incidente lavorativo, anche se non comporta l’astensione dal lavoro, sarebbe opportuno venisse registrato
- per ulteriore scrupolo sarebbe utile anche segnalare i “quasi incidenti”, cioè tutte le volte che un collaboratore non si è ferito ma avrebbe potuto. Se alla riunione periodica annuale i nostri dipendenti non segnalano nè incidenti nè “quasi incidenti”, siamo in una botte di ferro
- ad ogni modo è opportuno consigliare i dipendenti di eseguire gli esami per l’HBV prima dell’assunzione e di vaccinarsi se risultassero HBV negativi. È opportuno, ma possiamo obbligarli? No, possiamo solo consigliarli
Epperò alla fine: siamo o non siamo a rischio per l’epatite B? Escluso il rischio per gli operatori con il protocollo suesposto, il rischio per i pazienti è tutto da provare e poichè un quotidiano nazionale ha avuto la bontà di informarci di venti casi di HAV in un semestre, siamo curiosi di sapere quanti casi di HBV sono da attribuire ai nostri studi negli ultimi sei anni. Nei fatti e non nella fantasia di qualcuno che ha da lucrare, please.
Epatite C: Ancora una volta il Corriere della Sera ci informa che è in via di istituzione un registro italiano dell’epatite C. Alla buon’ora, e che aspettavano? Per anni abbiamo vissuto sotto lo sguardo accusatore di pignoli funzionari ASL che ci imponevano il lavaocchi e il lavandino a pedale per prevenire l’epidemia HCV ad origine dentale, finalmente potremo sapere quanti casi davvero vengono dai nostri studi e soprattutto da quali studi. Perchè quando ci sono venti persone in un semestre che si prendono l’HAV per colpa delle confetture di marmellata, il Ministero ordina il sequestro delle confetture responsabili del contagio, mica di tutte!
Poichè l’alfabeto è lungo ci permettiamo un salto alla L: Legionellosi. Rischio di contagio nei nostri studi? Grosso modo zero!
Esaurito lo scrupolo estivo ci permettiamo di andare in ferie e di occuparci degli altri gravi pericoli prossimamente.
Per l’epatite B siamo tutti vaccinati ( è obbligatoria da circa 20 anni in Italia) per la C ,D E, ecc. non ci sono dati certi (però…..considerato che noi abbiamo un protocollo di sterilizzazione molto severo pena chiusura delloStudio) ma chi fa sesso promisquo non protetto o, peggio, si “buca” non è sottoposto a questi controlli. Per quanto riguarda le altre malattie trasmissibili è più facile prenderle in autobus o in treno
dove il sistema di aria condizionata non viene quasio mai controllato da “preposti” (ma esistono???). In ogni caso Buone Ferie a tutti e se un “low cast” o “slave cost” vi costringerà a lavorare anche il giorno di Ferragosto all’onorario di…un ombrellone domenicale a Iesolo (con la I e non con la J) non vi preoccupate, le vostre ferie le farete….MAI!!
caro Alberto, hai ragione, basterebbe un po’ di buon senso. Laddove il buon senso latita però, che almeno ci diano i numeri precisi. C’è chi ha preso l’epatite ABCDEFGHI… dal dentista? Bene: quanti? dove? facciamo una bella verifica a colui il quale e lasciamo stare gli altri. Chè noi ne abbiamo già abbastanza da stare dietro a dipendenti, autoclavi, sigillature, protocolli etc., per dover badare anche a funzionari ignoranti, pigri e incapaci! Ma se tra noi ci sono mele marce, che le tolgano di mezzo e noi non ci opporremo affatto, anzi: perchè, noi, abbiamo tutto da guadagnarci.
Però numeri alla mano e basta caccia alle streghe e principi di precauzione vari!