Registro dei Trattamenti

Dunque, dal 19/09/2018 è in vigore il D.Lvo 101/2018 (scarica qui oppure qui http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/09/04/18G00129/sg ).

Un attento a famoso avvocato, di cui non vale la pena ricordare il nome, dice su una diffusa testata on line del settore odontoiatrico, che la normativa introduce nuove e complesse e stringenti incombenze. Delle quali la più onerosa sembra essere il Registro dei Trattamenti.

Ora, a parte che non è proprio detto che i dentisti vi siano obbligati, in ogni caso andiamo a vedere la documentazione al proposito rilasciata dal Ministero.

Abbiamo un modulo per il Responsabile dei Trattamenti (che noi possiamo non nominare) scarica qui , e uno per il titolare del trattamento, scarica qui.

Sono moduli complicati? Per nulla.

Dunque:

Tipologia di trattamento -> Regitrazione / Compilazione / Trasmissione

Finalità e basi legali del trattamento: adempimento del contratto con il cliente (fornitura cure sanitarie) /gestione dati contratto lavorativo con i dipendenti

Categorie di interessati: pazienti / dipendenti.

Categorie di dati personali: dati fiscali + dati sanitari / dati fiscali

Categorie di destinatari: laboratori odontotecnici / consulente fiscale / consulente del lavoro / Ministero (Sistema Tessera Sanitaria / Fatturazione Elettronica) (NB se proprio si può specificare che tipo di dati vengono comunicati a ciascuno di questi soggetti e specificare che i dati di salute generale non vengono comunicati a nessuno di nessuno)

Trasferimento verso paesi terzi: al momento no.

Termini Ultimi di Cancellazione Previsti: mai o perlomeno non prima di dieci anni per obbligo di legge.

Misure di Sicurezza tecniche e Organizzative: Password, Firewall, formazione periodica degli incaricati.

 

Punto a capo, non c’è altro.

Epperò qualcos’altro viene da dire.

Il Decreto legislativo 101 è stato firmato il 10 Agosto 2018. I firmatari sono:

Giuseppe Conte, primo ministro, avvocato, di area grillina.

Paolo Savona, di provenienza  di area repubblicana, confindustria, docente, definito euroscettico.

Alfredo Bonafede, di area grillina.

Giulia Bongiorno, ex AN al momento in quota Lega, con una serie di iniziative discutibili nel curriculum.

Enzo Moavero Milanesi, già ministro per Monti e Letta. Già.

Giovanni Tria, membro del comitato economico della fondazione Bettino Craxi.

Luigi di Maio, leader grillino.

Ora, scorrendo questi nomi si intuisce la ragione per la quale il DLvo è quello che è: visto la legge, l’articolo, dopo il comma, si sostituisce, se l’azione penale, … 42 pagine di astruserie da azzeccagarbugli che non fanno altro che rendere complicato e nebuloso quello che era il limpido e trasparente regolamento europeo. Perchè? Forse perchè a 5 (CINQUE) giorni da ferragosto tutti i soggetti suelencati avevavno altro da fare che riscrivere qualcosa che probabilmente hanno ereditato dai loro predecessori? Forse perchè neppure loro sono di pelo nuovo e la frequentazione (almeno per alcuni) della vecchia politica li ha definitivamente plasmati?

Non vorremmo dirci delusi, ma ricordare a chiunque abbia la pretesa di riformare quel che sia, che tutto costa fatica e sudore. Bisogna avere il culo pesante, passare ore e ore in ufficio, la politica è un onere prima che un onore. L’ultima cosa di cui noi italiani abbiamo bisogno è di nuove leggi e, ancora peggio, di leggi fatte ma e in fretta. L’Italia ha bisogno di una gigantesca sforbiciata legislativa, di una riorganizzazione e razionalizzazione urgente e radicale di tutto l’apparato legislativo. Non abbiamo bisogno di leggi ferragostiane!

 

 

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