L’art.54 della legge finanziaria 2025 ha previsto l’obbligo per i professionisti medici (anche odontoiatri) di emettere la ricetta per i farmaci (anche quelli a carico del paziente, in fascia C) in modalità elettronica, cioè dematerializzata.

L’art.54 della legge finanziaria 2025 ha previsto l’obbligo per i professionisti medici (anche odontoiatri) di emettere la ricetta per i farmaci (anche quelli a carico del paziente, in fascia C) in modalità elettronica, cioè dematerializzata.
Al momento noi dentisti siamo solo soggetti passivi delle fatture elettroniche, cioè le riceviamo e non le facciamo.
Tuttavia anche in quanto soggetti passivi abbiamo alcune complicazioni.
Per scaricare le fatture elettroniche dal sito del ministero abbiamo alcuni passaggi non proprio immediati:
Campagna contro i rifiuti speciali a rischio infettivo in odontoiatria
Lo smaltimento dei rifiuti speciali in odontoiatria rappresenta un costo per la collettività, una fonte di inquinamento e una causa di aumento delle tariffe odontoiatriche all’utente finale.
Il costo della gestione dei rifiuti sanitari è un dato noto nella sanità generale, fino ad essere stato oggetto di una commissione di inchiesta parlamentare: “La produzione di tali rifiuti risulta essere quantitativamente importante e … la pericolosità ad essi connessa impone particolari cautele nel processo di gestione, sia dal punto di vista dei possibili danni ecosanitari, sia per la possibilità di innesco di attività illecite sempre possibili quando gli aspetti economici sono particolarmente rilevanti” (RELAZIONE SUI RIFIUTI SPECIALI SANITARI -Relatore: onorevole Franco Gerardini, XII Legislatura)
Con il 2021, nel pieno della seconda ondata del Sars-Cov2, entrano in vigore alcune modifiche circa la spedizione dei dati delle ricevute sanitarie da parte degli operatori sanitari.
Di fatto il primo segno del ritorno alla normalità, e non sai se essere contento o imprecare!
Semplificando e limitandoci agli odontoiatri, le modifiche introdotte dal Decreto Ministero Economia e Finanze del 19 ottobre 2020 sono le seguenti:
Continua a leggereQui di seguito alleghiamo il modulo per l’autocertificazione relativa.
Le nuove norme per il lockdown prevedono che non ci siano restrizioni ai movimenti per motivi di salute.
Da domani entra in vigore il nuovo regolamento europeo sulla privacy. Come detto nell’articolo precedente, non è nulla di sconvolgente, non bisogna fare corsi costosi o pagare consulenti per mettersi a norma. Di fatto basta aggiornare l’informativa. Qui di seguito riportiamo il Codice di Condotta previsto dall’articolo 40 del GDPR come applicabile agli studi odontoiatrici. L’informativa può essere scaricata Qui.
Ma chi è costui?
Massimo Cappanera, professionista digitale che dice di sè:
“aiuto professionisti e aziende insegnandogli a presentarsi bene online ma allo stesso tempo anche a dire cose sensate, evitando di farsi infinocchiare da chi propone la luna ma in realtà vende formaggio.
Potrei dire che lotto contro i mulini a vento dell’ignoranza digitale …”
ma chi glielo fa fare di dire cose così intelligenti senza essere pagato, di gettarle sul web dove chiunque, intelligenti e stupidi, meritevoli e criminali, possono trarne vantaggio? Continua a leggere
Ma alla fine è obbligatorio il preventivo scritto da parte del dentista?
È una domanda che viene, più o meno spontanea, a sentire certe storie. In particolare mi ha colpito questa che trovo su un sito di avvocati:
Sono andato da un dentista per chiedere su un problema del bambino, ho chiesto da subito preventivo, già al telefono come chiesto sopra e alla fine della storia mi ha fatto un preventivo per 5500 euro di cui 500 per il check up (la visita). Ora devo pagare i 500 euro? Penso di si perché le mie ossessive parole di avere prima il preventivo non sono documentate mentre il dentista dirà che ha lavorato per me. Ovviamente non posso pagare i 7500 euro ma neanche per sogno e pensare che dovrò fare il lavoro, dovrò andare a chiedere da un dentista più economico, in campagna magari ma se questi mi chiederà altri 500 euro come posso venirne fuori?
La confusione a chi conviene? Non so, credo a nessuno.
Proviamo allora a fare chiarezza. Continua a leggere