Nell’Ohio e in Florida sono stati studiati 333.606 persone che si sono ammalate di Covid fino ad Agosto 2020. Sono stati consderati i test covid + dopo 90 giorni dalla prima positività (per il Center for Disease Control, CDC, le persone con un test + dopo 90 giorni vanno considerate reinfezioni).
La protezione verso una reinfezione (o perlomeno un test +) è del 78% con un basso tasso di ospedalizzazione e nessuna necessità di terapia intensiva. La protezione nei confronti di una reinfezione (o comunque di una positività al tampone) aumenta con il tempo nell’intervallo studiato.
M.M.Shehann, A.J.Reddy, M.B.Rothberg Reinfection Rates among patients who previously tested Positive for Covid19 preprint paper doi: https://doi.org/10.1101/2021.02.14.21251715
Dopo la guarigione dal covid è possibile trovare tamponi nasofaringei positivi a causa di due meccanismi: la persistenza di frammenti di RNA virale (non del virus intero) nelle mucose del tratto respiratorio, oppure la presenza di virus in organi all’esterno del sistema respiratorio che viene rilasciato periodicamente ad esempio in occasione di cali delle difese immunitarie. Ma un tampone positivo non indica una reinfezione. Per la diagnosi di reinfezione sono necessari segni clinici (febbre nel 50% dei casi, tosse, anosmia, ageusia) e laboratoristici (Radiografia del torace, soprattutto).
Al momento sembra che la reinfezione sia improbabile.
Covid-19: is Reinfection Possible? A O Cortez Costa, H.de Carvalho Aragao Neto, A.P.Lopes Nunes, R.D.de Castro, R.N.de Almeida EXCLI Journal 2021; 20:522-536