L’applicazione del bollo virtuale consente di evitare l’acquisto e l’applicazione della marca da bollo sulle ricevute di importo superiore alle vecchie 150.000 lire.
Fatture Elettroniche – ricevute
Al momento noi dentisti siamo solo soggetti passivi delle fatture elettroniche, cioè le riceviamo e non le facciamo.
Tuttavia anche in quanto soggetti passivi abbiamo alcune complicazioni.
Per scaricare le fatture elettroniche dal sito del ministero abbiamo alcuni passaggi non proprio immediati:
Corso di Implantologia
Google è affidabile?
Media e Deviazione Standard
Dalla siccità all’alluvione. Il catastrofismo annuncia sciagure. L’intervento che riporto qui sotto spiega con molta semplicità i termini della discussione. Termini che sono importanti non solo per la Questione Ecologica ma anche per molti altri aspetti della vita.
Tassa Bancomat
La signora Gabanelli è molto intelligente per cui questo suo partecipare alla crociata pro-pagamenti elettronici mi lascia perplesso.
Punto 1: se i pagamenti elettronici fossero gratis o quasi, ne deriverebbe che qualcuno al mondo lavora gratis o quasi. Eventualità impossibile. Ci tocca ammettere che i pagamenti elettronici costano.
Gli stadi della Parodontite
Rifiuti Speciali
Campagna contro i rifiuti speciali a rischio infettivo in odontoiatria
Lo smaltimento dei rifiuti speciali in odontoiatria rappresenta un costo per la collettività, una fonte di inquinamento e una causa di aumento delle tariffe odontoiatriche all’utente finale.
Il costo della gestione dei rifiuti sanitari è un dato noto nella sanità generale, fino ad essere stato oggetto di una commissione di inchiesta parlamentare: “La produzione di tali rifiuti risulta essere quantitativamente importante e … la pericolosità ad essi connessa impone particolari cautele nel processo di gestione, sia dal punto di vista dei possibili danni ecosanitari, sia per la possibilità di innesco di attività illecite sempre possibili quando gli aspetti economici sono particolarmente rilevanti” (RELAZIONE SUI RIFIUTI SPECIALI SANITARI -Relatore: onorevole Franco Gerardini, XII Legislatura)
Exit Strategy
Nell’Ohio e in Florida sono stati studiati 333.606 persone che si sono ammalate di Covid fino ad Agosto 2020. Sono stati consderati i test covid + dopo 90 giorni dalla prima positività (per il Center for Disease Control, CDC, le persone con un test + dopo 90 giorni vanno considerate reinfezioni).
La protezione verso una reinfezione (o perlomeno un test +) è del 78% con un basso tasso di ospedalizzazione e nessuna necessità di terapia intensiva. La protezione nei confronti di una reinfezione (o comunque di una positività al tampone) aumenta con il tempo nell’intervallo studiato.
M.M.Shehann, A.J.Reddy, M.B.Rothberg Reinfection Rates among patients who previously tested Positive for Covid19 preprint paper doi: https://doi.org/10.1101/2021.02.14.21251715
Dopo la guarigione dal covid è possibile trovare tamponi nasofaringei positivi a causa di due meccanismi: la persistenza di frammenti di RNA virale (non del virus intero) nelle mucose del tratto respiratorio, oppure la presenza di virus in organi all’esterno del sistema respiratorio che viene rilasciato periodicamente ad esempio in occasione di cali delle difese immunitarie. Ma un tampone positivo non indica una reinfezione. Per la diagnosi di reinfezione sono necessari segni clinici (febbre nel 50% dei casi, tosse, anosmia, ageusia) e laboratoristici (Radiografia del torace, soprattutto).
Al momento sembra che la reinfezione sia improbabile.
Covid-19: is Reinfection Possible? A O Cortez Costa, H.de Carvalho Aragao Neto, A.P.Lopes Nunes, R.D.de Castro, R.N.de Almeida EXCLI Journal 2021; 20:522-536
La Fine della Pandemia e gli Odontoiatri
Ormai è ora di fare il bilancio di questa epidemia e della sua gestione.
A giorni ci attendiamo un allentamento delle misure di lockdown, a cui seguirà un aumento del contagio, in base all’entità del quale forse avremo un nuovo lockdown a distanza di due-tre settimane, con cui si arriva a fine febbraio, inizio marzo. Che quindi la prima quindicina di marzo la passiamo in zona gialla, arancione o rossa, comunque sia arriveremo alla primavera e la seconda ondata finirà così.
Al momento su 60 milioni d italiani abbiamo grosso modo 2 milioni di guariti e 500 mila persone ammalate. Possiamo prevedere che entro la primavera avremo almeno 3 milioni di persone guarite, il 2% della popolazione (ma qualcuno pensa che le infezioni non diagnosticate siano almeno dieci volte di più).