Non si finisce mai di esplorare i confini della disinformazione!
Sul portale di Odontoiatria33 scopriamo che 13 dentisti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte (?) sono stati multati dalla Guardia Forestale (!) per violazione della normativa sui rifiuti. La multa di 100.000 euro complessivi andrà alla provincia, e correttamente il portale pone il dubbio se non sia una nuova modalità per fare cassa da parte di istituzioni in precaria salute economica.
Ma non altrettanto correttamente il portale riporta affermazioni probabilmente della Guardia Forestale riguardo la gestione dei rifiuti sanitari.
Anzitutto leggiamo che i rifiuti speciali vanno smaltiti almeno una volta al mese. FALSO. I rifiuti speciali (i quali sono a rischio infettivo per presunzione quando hanno tracce visibili di sangue) possono essere conservati al massimo trenta giorni dal momento in cui vengono prodotti. Il rifiuto si intende prodotto quando il contenitore viene chiuso. Quindi un contenitore può restare aperto per dodici mesi, e il rifiuto non viene smaltito. L’importante è che dal momento in cui il contenitore viene chiuso al momento nel quale la ditta specializzata per l’asporto se ne fa carico, non passino più di trenta giorni, appunto.
Poi, assodato che i rifiuti sanitari vanno trattati come se fossero a rischio infettivo (e su questo, per favore, si consenta che nessuno può pretendere di insegnare qualcosa a laureati in Medicina o in Odontoiatria!), è assolutamente fuori luogo dare per scontato che i nostri rifiuti sono ad “alto potenziale nocivo”! MA CHI VOGLIONO PRENDERE IN GIRO? Nessuna patologia odontoiatrica, a nostra conoscenza, può essere in qualunque modo trasmessa attraverso i rifiuti, per quanto contaminati siano. Nè le carie, nè la parodontiti, nè le disodontiasi, nè alcuna altra patologia odontoiatrica ci possa passare per la testa.
Sappiamo che negli anni passati gli ambienti chirurgici erano a rischio (abbastanza ridotto e risibile a dir la verità) per l’epatite B, per ferite accidentali sul lavoro, il che tuttavia ha poco a che fare con la gestione di qualsivoglia rifiuto. Per quel che riguarda i rifiuti al momento possiamo solo dire che se anche un solo caso di infezione si fosse in qualche modo verificato, lo sapremmo certamente, come siamo tutti informati dell‘unico caso al mondo di legionellosi contratta in uno studio dentistico! Perciò non possiamo accettare che si ripetano supinamente simili bufale: i nostri rifiuti sono ad “alto potenziale nocivo” solo perchè la legge li definisce tali, una legge fatta da incompetenti, interpretata da incompetenti e applicata da incompetenti.
Una legge che ha contribuito a ridurre l’Italia ad un immenso immondezzaio scaricandone il costo su pazienti ai quali ormai restano solo gli occhi per piangere!