Manco a dirlo: a quindici giorni dalla scadenza si è chiarito che i dipendenti dal SSN sono esonerati dall’obbligo assicurativo.
Bene, la cosa è logica. Di fatto l’obbligo assicurativo può avere una sola giustificazione: la tutela del cittadino-utente. Un esempio chiaro è l’obbligo dell’assicurazione automobilistica, tanti sono i veicoli che circolano senza assicurazione e quando fanno danni (spesso) lasciano le vittime con un palmo di naso. È ovviamente insostenibile l’ipotesi (a dir la verità accreditata da molti ) che sia nell’interesse dei professionisti: poichè a questo mondo ci sono due squadre, quella degli assicurati e quella degli assicuratori, e poichè gli assicuratori guadagnano evidentemente, va da sè che gli assicurati nel complesso ci rimettono! Ma nel caso dei professionisti l’interesse del cittadino-utente non sta in piedi: mentre infatti è plausibile un proprietario di autoveicolo del tutto inadempiente che possa fare danni oltre le proprie possibilità risarcitorie, questo scenario per i medici è ovviamente irrealistico. Un “incidente” ci può mettere in difficoltà, ma non lascerà mai a bocca asciutta il danneggiato. Quindi è logico che per i dipendenti del SSN sia stato chiarito che non c’è un obbligo assicurativo.
Però: e i libero-professionisti? La nostra situazione è assolutamente analoga a quella dei dipendenti del SSN, anzi forse ancora più semplice. Comunque abbiamo risorse superiori ai danni che possiamo procurare.
Dov’è allora la differenza. Forse nella forza e intelligenza della nostra rappresentanza? Chissà …