Un caro amico (il dott.Mele che ha partecipato alla conferenza sulle autorizzazioni del 31 Gennaio u.s.) ci segnala questo articolo della Confederazione Nazionale Artigiani dal quale si può dedurre la disparità di trattamento fiscale tra lavoratori autonomi e dipendenti.
La CNA e la CGIA sono due organizzazioni di artigiani, la CGIA di Mestre è famosa per le proprie rilevazioni dell’andamento economico italiano. La cosa che assolutamente sorprende da subito è che gli artigiani (in generale suppongo titolari di piccole o piccolissime imprese senza grossi titoli di studio) abbiano Centri Studi in media molto, molto più efficienti dei medici in generale e dei dentisti in particolare (tutti, supponiamo laureati e molti anche specializzati).
Superato questa prima andiamo a vedere nel concreto le affermazioni del centro studi della CNA di Roma. Va bene, a parità di reddito i dipendenti sono tassati molto meno di autonomi e imprenditori.
Epperò la cosa, ad uno sguardo di buon senso, zoppica. Infatti, io non ho mai visto un dipendente pagare le tasse sul proprio stipendio. Le tasse le paga sempre e soltanto il datore di lavoro, sul proprio reddito e sul reddito dei propri dipendenti.
Perciò, onestamente, pare un po’ strano chiedere che venga parificata la tassazione su dipendenti e autonomi/imprenditori. Perché se chi paga è sempre e solo uno, che i soldi li paghi con la mano destra o la sinistra, che cambia?
Una cosa che invece ha una certa rilevanza è la base di confronto. Cioè quando si confronta il reddito di dipendenti e autonomi si prende in considerazione il reddito netto dei primi (esclusa liquidazione, malattia, pensione, e via elencando) e quello lordo dei secondi (comprensivi di IRPEF, IRAP, cassa previdenza, accantonamenti per malattia, pensione, imprevisti, e via elencando).
Ciò che fa davvero la differenza tra gli uni e gli altri e divide in due il popolo italiano rendendo gli uni incapaci di cogliere il punto di vista degli altri è proprio la differenza tra netto e lordo, alla fonte e a conguaglio.
Si tratta perciò solo di onestà e competenza. Cambia poco chi paga le tasse. Cambia molto affermare che un reddito autonomo di 50.000 euro è superiore ad un reddito dipendente di 30.000!
Ovvio ma i Lavoratori Autonomi sono sempre stati considerati la rovina fiscale dell’Italia. Io lo sò per esperienza perche faccio questo lavoro da 35 anni ed ho visto “passsare” un mucchio di Ministri delle Finanze (Visentini Formica Visco Monti ecc.ecc.) tutti convinti di quanto detto sopra ed ognuno con la sua ricetta, e relative leggi castranti, per far pagare le tasse a tutti gli autonomi…. con i risultati che oggettivamente sono sotto gli occhi di tutti: deficit ai massimi storici e partite iva in crollo verticale. Forse quando si farà meno demagogia e si affronterà la vera realtà….ma oramai forse è troppo tardi.