Questo governo ha suscitato molte attese sia a livello interno (vedi la vicenda degli 80 euro) sia internazionale.
Poi vengono i fatti e tra mezzi passi avanti e pieni passi indietro scopri che non cambia nulla.
Esempio lampante: i certificati medici per attività sportiva. Un autentico controsenso giuridico: lo sportivo non può giocare se non dimostra di essere in buona salute. Ma a chi lo deve dimostrare? e perchè? Alla società sportiva che non vuole correre il rischio di avere un morto in partita?
E lo sportivo che preferisse morire giocando piuttosto che incannulato in rianimazione? Vietato: se gioca senza aver presentato un valido certificato, viene sanzionata la società. E la privacy? E la libertà individuale?
Mah.
Così il governo Renzi sostanzialmente riconferma una normativa ignobile, dopo squallidi e confusi tentativi di depistaggio (vedi particolari su Odontoiatria 33).
Ma mentre il governo affronta confuso un argomento sul quale poteva dimostrare la propria intenzione di deburocratizzare, contemporaneamente sembra che non abbia incertezze nell’introdurre nuovi mostri giuridici, come la fecondazione eterologa e, supponiamo a breve, l’eutanasia. Cioè: chiunque dovrebbe avere il diritto di suicidarsi, purchè lo faccia in ospedale per mano medica. Invece giocare spensierato finchè giunga la sua ora, è proibito: oltre i 60 anni deve ripresentare un certificato corredato di ECG ogni anno.
Abbiamo l’impressione che il miglior consiglio dato a questo governo sia venuto da Marchionne: scegliete 3 (tre) obiettivi e realizzateli.