Anche a Milano una lista alternativa alla lista uscente si presenta per questo fine settimana con un programma interessante ( vedi qui ). Avevamo già commentato l’editoriale del dott.Luigi Paglia su Doctor OS qui .
Probabilmente raccogliere e ragionare su questi programmi potrebbe essere una cosa utile per tutta la professione.
In ogni caso è chiaro che il primo problema degli Ordini al momento è il sistema elettorale, del quale avevamo già parlato qui, qui e qui. Qualcuno ritiene di ricorrere alla magistratura per ottenere una modifica di tale sistema che riconosca il peso almeno delle minoranze più qualificate. È una ipotesi: non molto simpatica perchè significa ammettere che la professione non è capace di autogovernarsi e ricorre alla magistratura per risolvere i propri conflitti interni. Epperò, per quanto antipatica sia la cosa, è la realtà. Noi non siamo in grado di autogovernarci. Tanto vale ammetterlo.
PROGRAMMA DELLA LISTA “ODONTOIATRIA SOSTENIBILE” DI MILANO
1) Reagire alla burocrazia opprimente
Deburocratizzare, oggi più che mai, è l’inderogabile priorità: balzelli, obblighi, protocolli e corsi di formazione niente hanno a che fare con la reale sicurezza e qualità delle prestazioni erogate ai nostri pazienti. Basta ingrassare un apparato il cui unico scopo oggi sembra quello di complicare e confondere, invece che tutelare, il cittadino.
2) Tutela della qualità delle prestazioni
Del 2006 è in atto una corsa al ribasso delle prestazioni odontoiatriche che, inevitabilmente, mette a rischio la salute dei pazienti: se una cura viene “venduta” a un costo inferiore alla tariffa minima necessaria per eseguirla in modo corretto, significa che quella cura non potrà avere requisiti minimi di qualità e sicurezza. Il Decreto Bersani e l’abolizione del tariffario minimo nazionale sono due dei fattori causali di tale situazione: è necessario difendere la serietà di tutti i medici odontoiatri che tengono alla qualità delle prestazioni erogate, senza speculare sulla salute dei pazienti.
Ci impegneremo inoltre a fondo per combattere il fenomeno dell’abusivismo che da troppi anni minaccia la salute dei cittadini.
3) Correggere la pubblicità sanitaria fuorviante
La libera concorrenza e le relative logiche di mercato in alcun modo dovrebbero lasciare spazio a pubblicità fuorvianti che in qualche modo mettano a rischio il diritto alla salute del cittadino. Rinforzare l’organo di controllo, garante della veridicità delle informazioni biomediche che raggiungono il grande pubblico, è uno dei nostri obbiettivi, perché la disinformazione possa essere colpita efficacemente.
4) Studi di settore più equi per difendere la qualità delle prestazioni
Per come sono oggi concepiti, gli studi di settore inducono il datore di lavoro a ridurre, anziché aumentare, il personale dipendente, parametro che incide in maniera negativa sui livelli di “congruità” degli studi stessi. In periodo di crisi occupazionale questo meccanismo mette a rischio, nella sola Lombardia, circa 8.000 posti di lavoro femminile. Anche investire nelle nuove tecnologie non viene premiato dal sistema fiscale. Per questo chiediamo di rimodulare gli studi di settore: per salvaguardare occupazione e qualità delle prestazioni e rilanciare gli investimenti nel nostro settore.
5) Sostenere i giovani dentisti, anche all’interno dell’Enpam, per dare continuità alla professione
Spesso i giovani sono costretti a lavorare in grandi strutture che inseguono più il profitto che la cura, dove il tempo a disposizione per eseguire la prestazione è troppo poco e il rapporto col paziente è in mano a chi deve preoccuparsi di far accettare i preventivi, snaturando completamente il concetto fondamentale di alleanza terapeutica.
Per il futuro della categoria è fondamentale insegnare ai giovani il rispetto per la professione e tutelarli da un punto di vista sia contrattuale (istituendo ad esempio percentuali minime di retribuzione per le collaborazioni) che previdenziale (fondamentale in tal senso la nuova modifica dello statuto Enpam che pur nella discussa riforma dello statuto prevede almeno una maggiore rappresentanza odontoiatrica nei vertici della Fondazione , da noi fortemente sostenuta).
6) Rendere le cure accessibili a tutti
Attuando i punti precedenti (deburocratizzando e alleggerendo la pressione fiscale) potremo essere in grado di proporre prestazioni ad un prezzo competitivo ma sostenibile, senza rinunciare alla sicurezza e alla qualità, ma offrendo trattamenti odontoiatrici accessibili anche alle fasce di popolazione con meno capacità di spesa.
Ci impegneremo a fondo nel costruire rapporti più dialettici e costruttivi tra medici e odontoiatri nella gestione di tutte quelle patologie sistemiche con importanti ricadute odontoiatriche e viceversa.
7) Promuovere corretti stili di vita
Educare significa fare prevenzione primaria, azione strategica mirata a migliorare la salute del cittadino e diminuire così la spesa pubblica sanitaria.
Stimolare le Istituzioni affinché intraprendano seri progetti d’informazione basati sulla diffusione dei corretti stili di vita, in particolar modo rivolti alla popolazione infantile, sarà uno dei nostri compiti. Sarà quindi importante incentivare la vocazione all’odontoiatria preventiva e territoriale dei presidi pubblici già presenti sul territorio, perchè compiano azioni mirate sulle popolazioni più fragili.